UNIBAR: QUALE FINALE?
Nella giornata di ieri, martedì 10 marzo, i lavoratori della Unibar si sono astenuti per una
giornata per manifestare il colmo della disperazione in cui sono piombati da ormai troppi mesi.
L’inchiesta “Mafia Capitale” ha visto coinvolto il titolare dell’impresa che gestisce i Bar di tutti i
centri Rai di Roma e da allora per i lavoratori di Unibar è iniziato un incubo.
Ieri finalmente, con l’interruzione del servizio, tutti i colleghi si saranno resi conto della gravità
della situazione, con questi lavoratori che non percepiscono lo stipendio da dicembre e che
precedentemente avevano avuto solo pagamenti parziali.
La raccolta fondi tentata dai colleghi della Rai è stata un piccolo aiuto in una situazione
disastrosa, ma non è ovviamente sufficiente.
L’azienda, fino ad oggi silente, dal canto suo dovrebbe mettere in campo tutte le risorse
possibili per aiutare gli incolpevoli lavoratori di Unibar a superare questo periodo e deve farsi
garante, in quanto appaltatrice del servizio, della continuità dell’occupazione di questi lavoratori
che tanto hanno dato all’azienda negli anni arrivando a proseguire con abnegazione il servizio
nonostante non percepiscano stipendi da oltre due mesi. La situazione sarà probabilmente
complessa, almeno dal punto di vista legale, ma chiediamo alla Rai tutto lo sforzo possibile per
dare risposte a questi lavoratori e chiediamo ai colleghi della Rai di continuare a solidarizzare,
in tutte le forme possibili, con i lavoratori di Unibar e di farsi portavoce del loro disagio con la
Rai stessa.
Insieme al futuro di questi lavoratori c’è anche, pur se ad un livello diverso, il ripristino di un
servizio per i lavoratori della Rai e ad i suoi ospiti, carente negli approvvigionamenti da molto
tempo, ridotto nei giorni scorsi ed assente ieri per il sacrosanto sciopero dei lavoratori di
Unibar.
Segreteria Regionale Lazio Snater
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