Ci risiamo: il sindacato proclama uno sciopero. L’azienda lo sottovaluta, non ritiene di dover attivare le procedure per i numeri minimi con il sindacato stesso e, come ultima spiaggia, minaccia i colleghi di presunti procedimenti disciplinari qualora dovessero aderire allo sciopero.
Sta accadendo nella giornata di oggi (quella precedente allo sciopero degli Operatori del 4 novembre).
Ovviamente ci riserviamo di attivare, attraverso i nostri legali, le procedure di legge (Art. 28), per contrastare queste scorrettezze aziendali che richiamano, per far pressione sui lavoratori, presunti accordi su “attività istituzionali”.
Particolari coperture, nell’ambito della legge 46/90 e dell’accordo in del novembre 2001, per le attività istituzionali ci sarebbero, ma vanno attivate con una procedura di comandata, per la richiesta dei numeri minimi codificata con il sindacato che ha proclamato lo sciopero.
Unica alternativa sarebbe una lettera di precetto da parte del ministero, qualora non ci sia accordo con il sindacato.
Nessuna richiesta in tal senso è pervenuta allo SNATER,
nessuna comunicazione è pervenuta da parte della Commissione di Garanzia sugli Scioperi (www.cgsse.it ) e non abbiamo notizie di forzate precettazioni ministeriali.
Resta, per questa organizzazione inteso che tutti i colleghi OPERATORI DI RIPRESA, SENZA ESCLUSIONE ALCUNA, possono entrare in sciopero nella giornata di domani, come da proclamazione del 24 ottobre scorso.
Invitiamo, tutti i colleghi che ricevono pressioni aziendali per non aderire allo sciopero, a rigettarle e di contattare il sindacalista di riferimento.
La Segreteria Regionale
Leggi il Comunicato della Segreteria Regionale su Sciopero e attività ANTISINDALE
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