RAI NON TRATTA SU RAI WAY

LA RAI NON TRATTA SULLA (S)VENDITA DI RAI WAY

Nella giornata di ieri si è tenuto il previsto incontro fra le 5 sigle sindacali SLC CGIL,
SNATER, LIBERSIND-CONF.SAL, UILCOM UIL e UGL TELECOMUNICAZIONI e la Direzione
Risorse Umane dell’ Azienda per l’ illustrazione delle differenze tra il vecchio ed il nuovo
contratto di servizio tra RAI e RAI WAY, incontro fortemente voluto e richiesto al D.G. dalle
OO.SS. su indicazione del coordinamento unitario del 14 ottobre us.
L’incontro è stato aggiornato alla giornata di oggi a seguito delle puntuali domande poste al
tavolo dai Sindacati che hanno necessitato un approfondimento da parte aziendale.
Oggi la Delegazione aziendale si è presentata al tavolo con una posizione pregiudiziale
nei confronti della SLC CGIL, SNATER e LIBERSIND CONF.SAL e dopo una breve
spiegazione tecnica in risposta a due delle domande che hanno portato al riaggiornamento
odierno, ha ritenuto opportuno non proseguire il confronto con i suddetti Sindacati che nella
giornata di ieri hanno avviato le procedure di raffreddamento sulla (s)vendita di RAI WAY e
contro l’immobilismo del CDA RAI in relazione al prelievo forzoso dei 150mln che mette a
rischio il futuro dell’intero gruppo RAI.
L’atteggiamento aziendale purtroppo non sgombra il campo da seri elementi di preoccupazione,
citiamo tra i tanti:
RISCHIO RECESSO DELLA RAI DA CONTRATTO DI SERVIZIO CON RAI WAY
quanto contenuto nel prospetto informativo (pubblicato sul sito di RAI WAY) in relazione al
contratto di servizio tra RAI e RAI WAY del luglio scorso art. 4.1.2 lettera b) in cui si cita che
la Rai ha il diritto di recedere dal nuovo contratto di servizio… al …verificarsi di eventi c.d.
“modificativi istituzionali”, vale a dire di eventi a seguito dei quali viene revocata a RAI la
disponibilità di uno e/o più MUX…
RISCHIO PERDITA CONCESSIONE SERVIZIO PUBBLICO
la possibilità che, con l’arrivo di capitali privati, si verifichi una implementazione delle attività
svolte da RAIWAY verso terzi, situazione che farebbe scendere sotto la soglia dell’80%
l’impegno della controllata RAI WAY in favore della controllante RAI anche a seguito di
ipotetiche cordate già annunciate con WIND e quant’altri (riferimento agenzia AGI del 3
novembre 2014), il che potrebbe far perdere alla RAI l’accesso diretto alla concessione di
Servizio pubblico così come dettato dalla direttiva 24 2014 UE all’ art. 12. Questa nefasta
eventualità esporrebbe la RAI quindi alla condizione di non vedersi attribuiti i 1700mln di
canone annuo, mettendo con ciò a serio rischio i livelli occupazionali del gruppo RAI e l’attuale
composizione aziendale.

Roma, 5 novembre 2014

LE SEGRETERIE NAZIONALI
Slc Cgil            Snater         Libersind-ConFsal

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