DIFFIDA FORMALE AL CdA RAI

TAGLIO DEI 150 MILIONI:
DIFFIDA AL CDA DELLO SNATER ASSISTITO DA ALCUNI LAVORATORI
CONTRO AZIONI DEL GOVERNO CHE METTONO A RISCHIO CENTINAIA DI
POSTI DI LAVORO

Il Sindacato Autonomo SNATER e alcuni Lavoratori della RAI, assistiti dallo Studio  Legale degli Avv. Enrico Lubrano e Avv. Prof. Filippo Lubrano (quest’ultimo segretario generale Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti), si legge in una nota “a fronte del immobilismo del Consiglio di Amministrazione hanno deciso di diffidare il CdA affinché agisca per ottenere il riconoscimento del diritto all’integrale versamento a Rai degli importi incassati dallo Stato a titolo di canone radiotelevisivo”.
La diffida è un atto conseguente che lo SNATER ha intrapreso in quanto in data 29 aprile 2014, prosegue la nota, “il CdA aveva affidato al D.G. la riorganizzazione delle Sedi regionali e la quotazione in borsa di Rai Way e successivamente, in data 7 luglio 2014, lo stesso D.G. rendeva noto ufficialmente di aver iniziato a ragionare della riorganizzazione dell’informazione nazionale e regionale e che erano state attivate tutte le procedure per la quotazione in Borsa di Rai Way come richiesto dal Consiglio di Amministrazione”.
Lo SNATER, si legge nel comunicato, “in assenza di azioni risolute del CdA contro la legge in questione, dopo 30 giorni dalla notifica dell’atto, agirà in via surrogatoria rivolgendosi alla Magistratura per far emettere il giudizio sulla (in)costituzionalità del decreto legge n. 66 convertito in legge il 23 giugno 2014”. Per il Sindacato autonomo la diffida messa in atto “è un allarme per gli amministratori della RAI che sono personalmente responsabili del patrimonio gestito e che sottoposti a giudizio per gli atti che si dovessero rivelare nocivi per l’Azienda”.

 

Leggi il Comunicato Snater diffida al CdA RAI

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