IL SASSO NELLO STAGNO RAI
DEGLI APPALTI E DEI CONTRATTI ESTERNI
Sono anni che lo SNATER chiede, e chiede con insistenza, all’Azienda di ridurre a dimensioni fisiologiche il ricorso agli appalti e alle collaborazioni esterne. Sono anni che il Sindacato si rende disponibile ad introdurre nel CCL flessibilità nell’organizzazione del lavoro a fronte dell’impegno aziendale di un contenimento proporzionale del lavoro affidato all’esterno. E sono anni che alle promesse dell’Azienda non seguono i fatti.
Nell’Area Editoriale (Rai 1, Rai 2, Rai 3 e Reti Tematiche) oramai il ricorso ai consulenti e alle scritture nei programmi è la prassi per tutte le mansioni apicali, parliamo di Registi e Autori, e i Lavoratori interni vengono, nella migliore delle situazione, ignorati, nonostante la loro elevata professionalità e nonostante nel Piano Anticorruzione e nel Codice Etico, ambedue prodotti dalla stessa Rai senza il contributo dei Sindacati, sia specificato a chiare lettere che il ricorso alle professionalità esterne è consentito SOLO NEL CASO, DOCUMENTATO, CHE NON SIANO PRESENTI PROFESSIONALITA’ INTERNE.
Questa situazione produce sperpero di montagne di denaro, frustrazione e malattie da stress lavoro correlato fra i Dipendenti.
Lo SNATER preso atto della volontà dilatoria dell’Azienda e della sua non volontà di produrre internamente, esaurite tutte le carte più tradizionalmente sindacali, come trattative, commissioni, prese di posizione nelle RSU, non si aspetta più che qualcosa cambi senza una “spallata”.
Dunque, con il supporto dello Studio Legale Iacovino, lo Snater ha scritto all’Autorità Anticorruzione, alla Corte dei Conti e ai Vertici aziendali, segnalando un primo pacchetto di circa 170 nomi di esterni e chiedendo, all’interno e all’esterno dell’Azienda, di verificare se siano state rispettate le direttive aziendali per la contrattualizzazione degli stessi.
Va qui subito detto che sicuramente fra i nomi ci saranno anche validissimi professionisti ma non è questo il punto.
Il punto è che ci sono delle procedure da rispettare prima di ricorrere all’esterno, procedure atte a salvaguardare la piena occupazione dei Dipendenti e la loro valorizzazione professionale, nel rispetto dei soldi dei Contribuenti.
Lanciato il sasso nello stagno, che succederà ora? Dagli Organi Istituzionali da noi interpellati ci aspettiamo il massimo impegno e trasparenza, ma la Rai che farà?
Reagirà rabbiosamente sentendosi aggredita o LA PARTE SANA DI QUEST’AZIENDA TROVERA’ FINALMENTE L’ORGOGLIO E IL CORAGGIO DI USCIRE ALLA LUCE?
Lo SNATER, che è pronto a continuare a collaborare con questa parte sana dell’Azienda per progettare insieme un futuro più giusto, chiede come base di inizio delle discussioni un segnale di forte discontinuità con questo presente inaccettabile.
Il Segretario Nazionale
Piero Pellegrino
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