Comunicato Snater Lazio: Chiusura SRE
La Rai chiude l’SRE e riorganizza (male) il lavoro…
L’8 aprile sarà chiuso lo Smistamento Registrazioni Esterne (SRE) che, dal 1978 da quando sono nate le Sedi Regionali, ha riversato milioni di servizi video e audio soprattutto per i Telegiornali. L’evoluzione tecnologica e la possibilità di agevolare il lavoro dei riversamenti ne ha decretato la fine. Fin qui nulla di strano, la Rai è una Azienda tecnologica che deve restare al passo con i tempi.
Il problema è come si riorganizza il lavoro che rimane dell’SRE. L’Azienda ha deciso di assegnare le lavorazioni rimanenti, che a detta di qualcuno sarebbero “frattaglie”, all’attiguo Controllo Tecnico.
In realtà, a fronte della riduzione, negli ultimi due anni, del numero di riversamenti dalle Sedi Regionali, dovuta al trasferimento dei servizi ai Teleport non più in formato video ma in file, per i quali è stata emanata una dettagliata procedura su come dovranno essere effettuati a SRE chiuso, si registra, invece, un cospicuo aumento di riversamenti dagli “zainetti”. Quest’ultimo frenetico lavoro non è compatibile con quello, già caotico, del Controllo Tecnico che, va ricordato, è già l’unione di quattro lavorazioni in passato divise (Transiti, Centrale Video, Eurovisione e Regia Ausiliaria).
La Segreteria Regionale Lazio dello SNATER denuncia l’incompleta organizzazione del trasferimento di attività che non può fermarsi solo alle risorse di organico che arriveranno (alle quali, buon per loro, ci risulta siano già state attribuite le categorie proprie del Controllo Tecnico). Organizzazione che, invece, deve prevedere anche:
– la soluzione logistica dell’attività (ad esempio con l’assegnazione della stanza attigua fino ad oggi dell’SRE)
– le corrette procedure anche per le altre lavorazioni fino ad oggi non considerate (riversamenti dai cosiddetti zainetti, registrazione degli eventi multilaterali, conferenza intersede, registrazioni di eventi politici, Rete Visione avvenimenti sportivi, tracciabilità riversamenti, ecc.)
– l’organizzazione gestionale del lavoro all’interno del Controllo Tecnico.
Va considerato che il Controllo Tecnico svolgerà così in tutto ben cinque differenti lavorazioni con un risparmio di organico complessivo, negli anni, di otto unità, questo grazie alla flessibilità ed alla dedizione al lavoro dei Colleghi che non si sono mai sottratti all’acquisizione di nuove lavorazioni.
Lo SNATER ricorda la delicatezza del lavoro del Controllo Tecnico quale focal point di tutti i segnali video e audio della Rai, condizione questa che deve prevedere una particolare attenzione da parte di chi dirige il Personale preposto a tale attività.
Già oggi l’Open Space del Controllo Tecnico, attivo h24, è equipaggiato con 3 interfoni, 2 intercom, 3 conferenze e 9 linee telefoniche, e non sono rare le situazioni critiche in cui il servizio si trova a rischio; domani, con la chiusura dell’SRE, la situazione sicuramente si aggraverà.
Lo SNATER si fa carico della preoccupazione manifestata dai Colleghi del Controllo Tecnico che temono, se i loro appelli ad una corretta e completa riorganizzazione del lavoro non fossero accolti, di non riuscire a far fronte a tutte le richieste che già a centinaia arrivano tutti i giorni tramite i canali sopra citati. È chiaro che, in questo caso, il Sindacato riterrà l’Azienda unica responsabile di qualsiasi disservizio che dovesse accadere, in quanto a lei spetta la corretta organizzazione del lavoro.
La Segreteria Regionale Lazio
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